Oggi i dati fanno parte del mondo nel quale viviamo. Il digitale permea le nostre vite e una delle innovazioni più importanti è la capacità di raccogliere molti dati che prima non era possibile raccogliere. Ma come puoi sfruttare questa situazione a tuo vantaggio?
Raccolta dati
Il primo tassello è senz’altro quello alla base della catena che permette di operare con correttezza.
Raccogliere i dati nel modo giusto significa innanzitutto disporre di un software gestionale in grado di incamerare tutti i numeri di cui abbiamo bisogno.
In secondo luogo che permetta anche di consultare i dati con facilità e consenta di generare report. Un software come Iriday permette di svolgere tutte queste operazioni in tranquillità.
A questo punto si può distinguere tra due tipi di dati:
- dati provenienti da una macchina di nuova generazione che permette quindi di inviare in autonomia tutto ciò che è necessario alla corretta analisi dell’operatività aziendale;
- dati inseriti manualmente dall’operatore direttamente in produzione, ad esempio tramite tablet, Iriday consente questa modalità.
Tipi di dati
Possono esserci diversi tipi di statistiche utili, è chiaro che ogni azienda può dare più peso ad un dato rispetto che ad un altro. Dipende dal ciclo produttivo e da cosa si vuole tracciare.
Ad esempio si possono inserire il numero di pezzi prodotti da una macchina, divisi poi in ore e giorni. Il numero di guasti di una macchina. Il numero di ore lavorate. Il numero di operatori che hanno utilizzato quella macchina e per quanto tempo.
Ognuno di questi numeri, analizzati nella giusta prospettiva, può permetterci di “scattare” una fotografia della situazione.
Come si analizzano i dati?
In un contesto nel quale si sia già definita la strategia e di conseguenza l’utilizzo dei corretti KPI, l’analisi dati è senz’altro più semplice da eseguire.
Se ad esempio abbiamo deciso di monitorare la quantità di ordini prodotta ogni giorno dovremo raccogliere dati come:
- tempo di utilizzo della macchina;
- tempi delle singole fasi di produzione;
- guasti delle macchine;
- interruzioni a causa di anomalie;
- tempo di inutilizzo della macchina;
Questi dati ci forniscono un chiaro quadro della situazione e possono evidenziare criticità nel processo di produzione.
Attenzione alla pulizia dei dati
Questo è un passaggio molto importante che però molti tralasciano. Cosa significa pulire i dati? Vuol dire assicurarsi che abbiamo raccolto solo dati di nostro interesse e che siano unici, non duplicati in varie parti del software. Si tratta di un momento che non può essere trascurato se non si vogliono avere sorprese dopo.
Che tipo di analisi fare?
Una volta stabilito il perimetro di analisi bisogna capire cosa dobbiamo analizzare: metriche quantitative o qualitative?
I KPI, come dicevamo, sono delle metriche quantitative che permettono di rilevare un andamento in una parte specifica della nostra attività. Quelle qualitative ci permettono di analizzare un problema più “astratto” come: perché non riusciamo a rispettare le tempistiche di evasione degli ordini?
Analisi descrittiva
Senz’altro si tratta di una delle più utilizzate che ci fornisce uno storico attraverso numeri e statistiche di quello che è successo. Qui l’abilità sta nel capire che cosa ci serve tra i dati che abbiamo e come possiamo utilizzarli. Oggi esistono anche algoritmi sofisticati in grado di aiutarci ma, generalmente, per il numero di dati che abbiamo in una piccola impresa non è necessario.
Cosa fare poi?
Dopo aver effettuato una corretta analisi dei dati sarà necessario implementare delle azioni correttive nel caso si rilevino criticità. Possono, in alcuni casi, essere necessari anche processi di revisione delle strategie per il lungo periodo.