L’economia corre sempre più veloce, la produzione diventa sempre più un problema di gestione dei tempi e dei costi. Quando però lavori al limite non è affatto facile capire come allocare le risorse e spesso non c’è tempo di fare ragionamenti. Ecco quindi che i software di pianificazione della produzione ci vengono in soccorso.
Una definizione
La schedulazione industriale si riferisce al processo di organizzazione, pianificazione e ottimizzazione delle attività produttive. L’obiettivo è massimizzare l’efficienza, ridurre i costi e migliorare la qualità del prodotto finale. Si tratta di un obiettivo complesso che punta al benessere dell’azienda.
Tipi di schedulazione
1. Schedulazione incrementale in avanti
Questo metodo, sviluppato negli anni ’60 come parte delle tecniche di project management, parte dall’inizio del processo produttivo e pianifica le attività in ordine cronologico.
Origini: la schedulazione incrementale in avanti è stata formalizzata da James E. Kelley e Morgan R. Walker come parte del metodo del percorso critico (CPM).
Applicabilità: è particolarmente adatta per industrie con processi lineari e prevedibili, come la produzione di componenti elettronici o l’assemblaggio di automobili.
Pro:
- Semplicità di implementazione e comprensione
- Efficace per progetti con sequenze di attività ben definite
Contro:
- Non tiene conto di potenziali conflitti di risorse lungo la linea produttiva
- Può portare a tempi morti se non gestita correttamente
Esempi di Aziende: Toyota ha utilizzato questa tecnica come parte del suo sistema di produzione Just-In-Time.
2. Schedulazione incrementale a ritroso
Questo metodo, emerso negli anni ’70 come evoluzione della schedulazione in avanti, parte dalla data di consegna e pianifica le attività a ritroso.
Origini: la schedulazione a ritroso è stata sviluppata nell’ambito della gestione della catena di approvvigionamento, in particolare con l’avvento dei sistemi MRP (Material Requirements Planning).
Applicabilità: è particolarmente utile per aziende che lavorano con prodotti deperibili, industrie con date di consegna rigide o che hanno limitazioni di magazzino.
Pro:
- Ottimizza la gestione del magazzino
- Riduce i costi di stoccaggio
- Particolarmente efficace per la produzione su commessa
Contro:
- Può essere complesso da implementare in processi produttivi molto articolati
- Richiede una previsione accurata dei tempi di produzione
Esempi di Aziende: Dell Computer ha utilizzato questa tecnica per la sua produzione personalizzata di PC.
3. Schedulazione a inseguimento
Questo approccio, nato negli anni ’80 con l’avvento della produzione snella, adatta la produzione direttamente alla domanda del mercato.
Origini: la schedulazione a inseguimento è stata teorizzata da Taiichi Ohno come parte del Toyota Production System.
Applicabilità: è ideale per aziende con capacità economica limitata, che operano con beni a breve scadenza o in mercati altamente volatili.
Pro:
- Riduce al minimo le scorte in eccesso
- Migliora la reattività alle fluttuazioni del mercato
- Ottimizza l’uso delle risorse
Contro:
- Richiede una grande flessibilità produttiva
- Può portare a costi più elevati per cambi frequenti nella produzione
Esempi di Aziende: Zara utilizza questo approccio nel settore della moda fast-fashion.
4. Schedulazione a capacità infinita
Questo metodo tradizionale, utilizzato fin dagli albori della produzione industriale, tenta di adattare la domanda alla capacità produttiva massima dell’azienda.
Origini: la schedulazione a capacità infinita è un concetto che risale all’era della produzione di massa, formalizzato nei primi studi di Frederick Taylor sull’organizzazione scientifica del lavoro.
Applicabilità: è ancora comune in molte imprese manifatturiere, specialmente quelle con processi produttivi stabili e domanda prevedibile.
Pro:
- Semplice da implementare senza strumenti informatici avanzati
- Massimizza l’utilizzo delle risorse produttive
Contro:
- Può portare a inefficienze e sprechi
- Non tiene conto dei limiti reali della capacità produttiva
Esempi di Aziende: Molte aziende del settore siderurgico utilizzano ancora questo approccio.
5. Schedulazione a Capacità Finita
Utilizzando tecnologie avanzate, questo metodo considera tutti i fattori produttivi per ottimizzare la pianificazione.
Origini: la schedulazione a capacità finita è emersa negli anni ’90 con l’avvento di sistemi informatici avanzati e l’Industria 4.0.
Applicabilità: è particolarmente adatta per aziende che hanno abbracciato la trasformazione digitale, operanti in settori ad alta complessità.
Pro:
- Massimizza l’efficienza considerando molteplici variabili
- Permette una pianificazione dinamica e in tempo reale
- Riduce i tempi di inattività e ottimizza l’uso delle risorse
Contro:
- Richiede investimenti significativi in infrastrutture IT
- Necessita di personale qualificato per la gestione
Esempi di Aziende: Siemens ha implementato questo approccio nelle sue fabbriche intelligenti.
6. Make-To-Stock
Questo approccio, basato sulle teorie di gestione dell’inventario sviluppate negli anni ’50, si basa sulla previsione della domanda ciclica.
Origini: il concetto di Make-To-Stock è stato formalizzato da studiosi come Harold Bright Maynard nell’ambito della gestione industriale.
Applicabilità: è adatto per aziende che producono beni standardizzati con domanda stabile e prevedibile.
Pro:
- Permette di rispondere rapidamente alla domanda nei periodi di punta
- Ottimizza i costi di produzione attraverso economie di scala
Contro:
- Richiede una buona conoscenza del mercato e capacità predittive
- Rischio di obsolescenza delle scorte
Esempi di Aziende: Procter & Gamble utilizza questo approccio per molti dei suoi prodotti di consumo.
7. Make-To-Order
In questo modello, la produzione viene avviata solo dopo aver ricevuto un ordine specifico dal cliente.
Origini: il Make-To-Order è un concetto antico quanto l’artigianato, ma è stato formalizzato come strategia industriale negli anni ’80 con l’avvento della personalizzazione di massa.
Applicabilità: è ideale per aziende che offrono prodotti altamente personalizzati o di lusso.
Pro:
- Minimizza le scorte e personalizza il prodotto
- Riduce i rischi di sovrapproduzione
- Migliora la soddisfazione del cliente
Contro:
- Può comportare tempi di consegna più lunghi
- Richiede una gestione flessibile della produzione
Esempi di Aziende: Boeing utilizza questo approccio per la produzione di aerei commerciali.
Come si sceglie?
La scelta del metodo di schedulazione più adatto dipende da vari fattori, tra cui la natura del business, le dimensioni dell’azienda e le caratteristiche del mercato di riferimento. Molte imprese di successo adottano approcci ibridi, combinando diverse strategie per ottimizzare i propri processi produttivi.
One Reply to “Quanti tipi di schedulazione esistono?”
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